Il codice di Chitarrella è un manuale o trattato del 1750 scritto in latino che ci enuncia le
regole dello
scopone, del tresette e di un altro gioco di carte noto al tempo chiamato il mediatore, di cui oggi si sono perse le tracce.
Di Chitarrella non ci sono giunte notizie biografiche per questo sulla sua figura si sono fatte molte ipotesi, alcune delle quali sfiorano la leggenda. Quasi certamente, dato il livello di analfabetismo dell'epoca si può facilmente dedurre che egli fosse stato un prete o un monaco. Alcuni azzardano addirittura una tesi più strutturata sulla base degli elementi forniti dallo stile del codice stesso riconoscendo in Chitarrella un monaco domenicano di origine partenopea.
Delle origini di questo monaco possiamo comunque sorvolare analizzando invece il valore del trattato che Chitarrella stesso ha scritto. Innanzitutto la sola esistenza di questo codice evidenza la diffusione del gioco di carte in Italia, specialmente verso questi tre giochi. Esso identifica tra l'altro anche i diversi mazzi in uso all'epoca assumendo la val padana come confine ideale nella diffusione dei giochi trattati, gettando così le basi per presupporre l'origine spagnola sia del tresette che dello scopone. Probabilmente questo codice venne scritto per preservare le regole di questi giochi di carte, minacciate da una popolarità che vedeva questi passatempi divenire da appannaggio esclusivo della nobiltà a comuni svaghi anche per il popolo analfabeta.
Dopo due secoli e mezzo dalla sua stesura i punti contenuti nel codice di Chitarrella rimangono fondamento degli appassionati di tresette e scopone che ne dibattono ancora la validità delle
strategie enunciate.
Il codice di Chitarrella consta infatti di una serie di punti numerati (44 per lo
scopone) in cui si delinea lo spartiacque tra i buon giocatore e gli altri. Questi punti sono evidentemente scritti da una persona che li praticava ad ottimo livello ed uniscono il buon senso a finezze di gioco. In questo senso il codice di Chitarrella può essere considerato un manuale moderno tanto che ancora oggi se ne trovano diverse edizioni in vendita.
Certo, alcune regole appaiono oggi superate, e lo stesso gioco del tressette ha perso terreno in termini di popolarità rispetto a giochi di carte dalla storia meno antica, come il
burraco online, tuttavia il fascino sempreverde del tresette, così come quello dello
scopone scientifico rimangono imutati sino ad oggi.
Per tutto quello che abbiamo detto e nonostante l'evidenza della antichità dello scopone e del
tresette si può considerare il Chitarrella come vero e proprio padre di questi due giochi poiché senza di lui probabilmente oggi essi sarebbero un altra cosa.
Per tutti coloro che vogliono leggere il vero codice nei particolari invitiamo a visitare la pagina relativa a Chitarrella sul sito
Pagat, specializzato in giochi di carte, anche online.